Fashion Bank:
il nuovo strumento di analisi degli indicatori della crisi d’impresa
D.Lgs 14/2019: il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza
Il legislatore è intervenuto negli ultimi anni ripetutamente in materia di crisi d’impresa introducendo nuovi istituti e nuove procedure. Il Dlgs 14/2019 ha disciplinato il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) emanato in attuazione della legge 155/2017 che dava delega al Governo di operare un’ampia riforma delle procedure concorsuali, individuando nelle procedure d’allerta il cardine dell’intera riforma.
Da ultimo la Direttiva Insolvency (Direttiva UE 2019/1023) le cui disposizioni dovranno essere oggetto di recepimento entro il 17 luglio 2022, si occupa di armonizzare le normative degli Stati membri sulla crisi d’impresa, al fine di garantire un miglior funzionamento del mercato interno.

L’ARTICOLO
L’art. 375 del Codice della Crisi aggiunge un 2° comma all’art. 2086 c.c. prevedendo un nuovo onere in capo a amministratori e imprenditori.
“L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”
Il legislatore individua 2 pilastri nella prevenzione dell’insolvenza:
- l’obbligo di istituire adeguati assetti organizzativi
- l’introduzione dei sistemi di allerta
GLI INDICATORI DELLA CRISI INDIVIDUATI DAL CNDCEC
L’art. 13 del Codice della Crisi e dell’Insolvenza, titolato “Indicatori della crisi”, prevede che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, tenuto conto delle migliori prassi nazionali ed internazionali elabori con cadenza almeno triennale, in riferimento ad ogni tipologia di attività economica secondo le classificazioni ISTAT degli indicatori che fanno ragionevolmente presumere la sussistenza di uno stato di crisi d’impresa.
L’INTERVENTO DI FASHION BANK
In questo contesto risulta fondamentale tenere monitorata la sostenibilità finanziaria del debito aziendale, cioè la capacità dell’impresa di onorare il proprio debito finanziario a medio lungo termine, garantendo la sorveglianza che il flusso di cassa della gestione operativa sia sufficiente a far fronte agli impegni finanziari a servizio del debito.
Fashion Bank tramite un software appositamente creato fornisce uno strumento di analisi degli indicatori della crisi, su tutto il portafoglio clienti dell’Azienda in maniera semplice, sistematica, e sicura.
FUNZIONAMENTO
- Inserimento automatico dei dati economici all’interno del software appositamente creato
- Analisi dei dati e raffronto con i parametri previsti dalla normativa
- Output dello studio sia per singola angrafica che per aggregate
OUTPUT
Il servizio prevede sia l’analisi e il commento degli indicatori della crisi per ogni anagrafica cliente, sia l’analisi per aggregata, in modo da rendere più agevole la consultazione dei risultati da parte degli addetti alla gestione del credito.
I risultati dello studio saranno fruibili in formato Excel e Pdf.
GLI INDICATORI ANALIZZATI
▷ Oneri finanziari / Ricavi
▷ Patrimonio netto / Debiti totali
▷ Liquidità a breve termine (attività a breve / passività a breve)
▷ Cash -flow / Attivo
▷ Indebitamento previdenziale e tributario / Attivo
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