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FashionBank 26 Settembre 2022 0 Comments

A Milano la Fashion Week fa il pieno ma occhio alla sfida energetica

È tornata la Fashion Week, da martedì 20 a lunedì 26 settembre, in 6 giorni si sono susseguiti 210 appuntamenti totali, tra cui 68 sfilate (61 fisiche e 7 digitali), 104 presentazioni, 7 presentazioni su appuntamento e 30 eventi. Una maratona fitta e densa, complice il ritorno di una cospicua partecipazione dall’estero: presenti 300 giornalisti e 450 buyer, compreso un ristretto gruppo cinese. Un’edizione trainata dai numeri incoraggianti della moda: nonostante la situazione di crisi energetica, il fatturato del fashion italiano è aumentato del +25% nel primo semestre 2022. Si tratta della crescita del settore più alta degli ultimi 20 anni.

Proprio della crisi energetica è tornato a parlare il Presidente nazionale di Federazione Moda Italia – Confcommercio, Giulio Felloni, che chiede alla politica attenzione ad un settore consapevole della situazione attuale che contribuisce in maniera importante alla produzione del PIL, alla vitalità dei centri storici e all’attrattività turistica delle nostre città: “Dopo le restrizioni e le chiusure, peraltro non ristorate in maniera soddisfacente, le bollette di gas e luce sono un ulteriore colpo da knock down per molti negozi che faranno fatica a rialzarsi. Sono costi che impatteranno sicuramente sulla tenuta e sui bilanci delle aziende.”

“Chiediamo, pertanto, alle Istituzioni come dovremo comportarci e chi pagare per primi tra bollette energetiche, tasse, fornitori, affitti, stipendi e servizi. Le nostre aziende si stanno impegnando per contenere i prezzi e rendere appetibili i prodotti destinati a un consumatore sempre più attento e con una capacità di spesa invariata. Basti pensare che ad agosto l’inflazione è schizzata all’8,4%, ma le variazioni tendenziali di abbigliamento e calzature sono aumentate solamente dell’1,7%. Non vogliamo perdere ulteriori vetrine e insegne di negozi che – ci tengo a ricordare – svolgono una funzione sociale oltre che economica perché rispondono alle esigenze di aggregazione, di sicurezza e di normalità.”