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FashionBank 12 Ottobre 2018 0 Comments

Il monitoraggio continuo della clientela è il modo per prevenire i rischi di insolvenza e tutelare i propri crediti.

In un mondo sempre più rapido e competitivo la differenza la fanno l’attenzione per i dettagli e la specializzazione. I mercati sono cambiati drasticamente nell’ ultimo decennio e i trend a cui gli operatori del fashion erano abituati non sono più gli stessi.

Mai come oggi il campo della tutela del credito è soggetto a trasformazioni e perfezionamenti. Fashion Bank da anni si batte per far comprendere come uno screening attento del portafoglio clienti possa limitare fortemente le perdite annue e migliorare la qualità del fatturato.

Molte volte si è portati a pensare che una percentuale più o meno importante del fatturato sia fisiologicamente da ascrivere sotto la voce perdite, una quota del proprio lavoro da dover sacrificare alla causa come forma di dazio da pagare per il rischio d’impresa.

E’ vero, ci sono eventi imprevedibili che anche il più affidabile dei modelli di rischio non è in grado di anticipare. Ma devono rimanere episodi rari e isolati. Questo è possibile grazie a Fashion Bank che offre strumenti sempre più specifici ed aggiornati. Rendiamo razionale ciò che per natura è irrazionale: il mercato al dettaglio del fashion.

Quel cliente è un buon pagatore in questo momento, ma come si comporterà tra qualche mese? Clienti storici a cui consento grosse esposizioni possono effettivamente fare fronte agli impegni presi? Nuova costituzione: mi fido o non mi fido? Gli sto vendendo troppo, o troppo poco? Quali sono i clienti più rischiosi? Quali quelli che hanno maggiori potenzialità commerciali?

Con una semplice visura camerale, o un bilancio, non posso dare una risposta a queste domande.

Solo un monitoraggio del cliente specifico e di settore può accompagnarvi, dalla presa dell’ordine fino alla consegna della merce, in maniera sicura. Solo l’analisi profonda del cliente può seguirvi nel percorso decisionale sul credito. Solo la conoscenza completa e dettagliata di ogni punto vendita è in grado di farvi prendere le decisioni migliori.

Fashion Bank è in grado di monitorare il cliente sia dal punto di vista finanziario che commerciale anche tra una pubblicazione di bilancio e l’altra (il bilancio esce una volta all’anno ed è quello dell’anno prima), anche e soprattutto le società NON di capitali che rappresentano il 70%, in media, del mercato della distribuzione moda.

Questo è possibile solamente attraverso lo studio e l’elaborazione di Modelli predittivi di rischio specifici per il settore moda elaborati da Fashion Bank in collaborazione con il docente di Business Intelligence Danilo Scarponi della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. Tali modelli si basano su criteri di valutazione individuati dopo un lavoro di qualche anno, analizzando casi di default reali.

Questi modelli hanno sfatato i falsi miti sul rating delle imprese, miti non in grado di essere determinanti nel sistema moda. Hanno individuato invece criteri nuovi e più affidabili anche grazie all’immensa disponibilità di informazioni specializzate contenute nella banca dati di Fashion Bank.

Queste informazioni sono il plus della società, e rappresentano una risorsa inestimabile e feconda.

Valutare le aziende della moda con i criteri della moda è il mantra di Fashion Bank. Ogni settore ha le sue specifiche peculiarità, una ferramenta non è un negozio di abbigliamento. Grazie alle conoscenze profonde maturate dal personale e ad un know how tecnologico all’avanguardia e sempre in evoluzione, Fashion Bank si presenta come un Faro per la gestione e il monitoraggio del rischio nel mercato della distribuzione moda.

(a.b.)

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