• Home
  • WHITE E MILAN FASHION WEEK ATTIRANO I BUYER STRANIERI
FashionBank 26 Febbraio 2019 0 Comments

Milano moda donna, che è andata in scena dal 19 al 25 febbraio, ha proposto 173 collezioni tra grandi marchi e giovani talenti. Come detto sono stati 60 i fashion show in calendario, comprese le sfilate doppie di Armani ed Emporio Armani. Ben 10 le sfilate co-ed, ossia donna e uomo, presenti in calendario: Antonio Marras, Atsushi Nakashima, Bottega Veneta, Byblos, Gcds, Giorgio Armani, Missoni, Moncler, Roberto Cavalli e Salvatore Ferragamo.

A pesare negativamente sull’andamento del sistema moda Italia, che esporta tanto, la Brexit, i dazi e la congiuntura internazionale. “Ma è un settore molto vitale che incide sul valore aggiunto dell’industria italiana del 12 per cento e impiega 700mila persone”, ha detto in apertura di fashion week , Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana. Comunque, ha aggiunto Capasa, “è un’industria che ha un indotto pazzesco. A Milano solo l’indotto della fashion week, nel 2018, è ammontato a oltre 160 milioni di euro”. “Numeri alla mano, ha proseguito Capasa, dal +2,8 per cento stimato per il 2018, i primi sei mesi dell’anno “presentano una crescita modesta, con un tasso intorno all’1 per cento”.

L’artigianalità, soprattutto se accompagnata all’innovazione, sembra piacere ai buyer stranieri che sono approdati a Milano per le passerelle e per i saloni. Numeri alla mano, infatti, TheOneMilano, kermesse che è andata in scena a Fieramilanocity, ha raggiunto gli 11mila visitatori di cui il 64 per cento esteri, in lieve aumento rispetto all’edizione di febbraio 2018.

Sul fronte internazionale, rispetto alla passata edizione, l’Europa è andata bene con in testa la Grecia (+18 per cento) a seguire la Germania (+17 per cento) e la Spagna (+16 per cento). La Corea del Sud ha registrato un +22 per cento e l’Ucraina un +7 per cento. I visitatori dagli Usa hanno registrato un +21 per cento. Stabile, invece, la Russia, storico mercato di riferimento. Calo a doppia cifra dalla Francia con un -16 per cento e dalla Cina con una caduta pari a 30 per cento. Il mercato interno invece continua a soffrire, infatti non emergono dati di ripresa.

Visitatori in aumento anche per White Milano. La kermesse di zona Tortona ha registrato la presenta di 25.256 tra buyer e operatori del settore, a +4,8 per cento rispetto alla stessa edizione dello scorso anno. Nel dettaglio i buyer hanno segnato un + 2,3 per cento, con l’estero che è salito del +6,8 per cento e l’italia in crescita di +1,4 per cento 4,8%, a parità di edizione. Il salone, patrocinato dal Comune di Milano, ha puntato su sostenibilità e nuove aree. Come hanno fatto sapere gli organizzatori hanno visitato la fiera buyer internazionali del calibro di Printemps e Spree, dalla Francia; H.Lorenzo, Elisa B. e The Voyager, dagli Usa; The Outnet.com e Studio 120 dalla Gran Bretagna; Andrews dal Canada e Onward dal Giappone. Uno degli asset più innovativi di White è stato Give a Foku-s, hub sostenibile realizzato in partnership con Confartigianato Imprese: di fatto, un’esperienza nel mondo della sostenibilità che si colloca nella cornice del più ampio progetto di valorizzazione del salone.

La tredicesima edizione di Super, salone di prêt-à-porter e accessori organizzato a Milano da Pitti Immagine, ha registrato 5.700 compratori (+21 per cento rispetto a un anno fa), con performance buone da Giappone, Francia, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Cina che hanno visto le nuove collezioni di 108 marchi per l’autunno-inverno 2019-2020.

I buyer internazionali hanno superato le 1.100 presenze complessive, a rappresentare circa il 20 per cento del totale, con più di 50 paesi di provenienza.

Fonte Fashion United

Leave Comment